Foncer, Fondo Gomma Plastica, Pegaso e Previmoda hanno stipulato un accordo col gestore Neuberger Berman che modifica le attuali Convenzioni di Gestione prevedendo la possibilità per i Fondi di incrementare le risorse da investire nel Private Equity coerentemente con gli obbiettivi di esposizione strategica al Private Equity individuati nelle rispettive Asset Allocation. In tal senso i suddetti fondi hanno deliberato un nuovo investimento che ammonta complessivamente a 115 milioni di euro che si aggiungono ai 216 milioni di euro già impegnati in 9 Fondi di Investimento alternativi.
Il conferimento di ulteriori risorse a Neuberger Berman, ha trovato giustificazione nella soddisfacente gestione operata dal gestore (selezione dei FIA, impegni e richiami di capitale, relazione con i fondi e reporting) e nelle buone performance conseguite che sono risultate in linea con gli obbiettivi prefissati.
Tra le alternative possibili, la scelta di affidare nuove risorse al gestore del mandato che investe nel Private Equity, selezionato ad esito di una gara pubblica, è stata ritenuta la più efficiente in termini rapidità di esecuzione degli investimenti, contenimento dei costi e di semplificazione operativa.
Le linee di indirizzo della gestione sono state confermate. Infatti, l’investimento in nuovi FIA sarà focalizzato sull’Europa con una quota significativa in fondi che investono su aziende operanti in Italia. La strategia prescelta è quella del buyout e growth, mentre non sono previsti investimenti in FIA focalizzati in strategie più rischiose quali il venture capital, distressed e turnaround.
Al gestore è stata confermata la facoltà di investire in fondi propri o di terzi, acquistati sul mercato primario o secondario, con l’obbiettivo di massimizzare il rendimento.
Almeno il 70% dei nuovi FIA, dovranno essere classificati o dichiarare di volersi classificare, al momento della sottoscrizione, come articolo 8 o articolo 9 ai sensi della Sustainable Finance Disclosure Regulation (“SFDR”, Regolamento (UE) 2019/2088).
Si conferma il valore aggiunto dell’iniziativa consortile tra i fondi che ha permesso di realizzare importanti sinergie in termini di una maggiore diversificazione degli investimenti rispetto a quella conseguibile dai singoli fondi, condivisione e contenimento dei costi, anche di natura commissionale, date le maggiori risorse investite.